Nato a Romano di Lombardia venerdì 17-3-1943, inizia a dipingere tra il 1964 e il 1965, dopo una parentesi scolastica presso la scuola di Arti e Mestieri di Treviglio, entra nel gruppo del Circolo Culturale "ARTE AL POPOLO" di Verdellino (in provincia di Bergamo), dove sotto la guida del Maestro Ciccurilli e la vicinanza di altri appassionati artisti quali Franco dell'Orto, Carlo Gelati, Riccardo Scotti e alcuni altri, sperimenta, studia e realizza con loro opere e tecniche diverse partecipando ad esposizioni, mostre e concorsi tra i quali nel 1969 la prima grande collettiva. Nel 1976 si trasferisce a Romano di Lombardia (in provincia di Bergamo) ed entra a far parte del gruppo, appena conosciuto, del C. di R.A. "Il Romanino", dove abbandona il filone della contestazione sociale e si lascia affascinare dalla pittura dei grandi impressionisti. Si dedica con successo alla realizzazione di nature morte e di paesaggi rurali, distinguendosi per la capacità di rappresentare, senza facili soluzioni, un singolare realismo figurativo, evitando di cadere nella banalità del fotografico.
Pur senza abbandonare il paesaggio con le caratteristiche che lo distinguono, colpito dai grandi eventi che dalla fine degli anni 80 hanno modificato e stanno ancora cambiano gli assetti politici e i concetti sociali, vuole ora descrivere con la pittura le tematiche, le preoccupazioni e le speranze che tali fatti ci porteranno. A questo ultimo periodo e a questi temi sono dedicate le opere più recenti che ben rappresentano tale realtà, quali le migrazioni di massa, la ricerca della ricchezza a tutti i costi, la perdita dei valori, la caduta del muro di berlino, la guerra etnica della ex Jugoslavia e le tante guerre civili che, anche se dimenticate, continuano in tante parti del mondo.
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