"...E' un giovane che si presenta con una pittura dove i rapporti di distanza vengono combinati secondo una diversa atmosfera, che reagisce alla luce con un tratto delicato e sicuro ponendo in risalto ciò che è mobile come le "specchianti acque", o trasparente come l'atmosfera. Le variazioni della sua pittura risultano così molto maggiori quando vuole evidenziare un ramo d'albero che gli ispira una nota di poesia che cerca di immortalare sulla tela. La sensibilità dell'artista risulta così molto più libera senza essere chiusa nella rigida organizzazione prospettica anche come movimento. Il "verismo" di GIULIO DI VITO ci fa capire che la realtà è sempre una nozione da approfondire, più che un problema da affrontare. La sua è una lotta permanente con se stesso e con la tavolozza che lo invita a trasgredire." (Luigi Menescardi - Critico, pittore, giornalista)
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